Negli ultimi 10 anni l’industria del tennis, l‘ITF (International Tennis Federation) ed in Italia la F.I.T. (Federazione Italiana Tennis) si è adattata alle caratteristiche dei giocatori creando 4 campi da gioco differenti:
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RED, in Italia chiamato Delfino.
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ORANGE, in Italia chiamato Cerbiatto con l’aggiunta del Super Cerbiatto.
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GREEN, in Italia chiamato Coccodrillo con l’aggiunta del Super Coccodrillo.
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YELLOW, in Italia chiamato Canguro.
Perché creare campi diversi?
Perché vige il concetto che ogni giocatore deve giocare nel campo e con gli strumenti più adatti al suo livello di gioco. Significa che un bambino di 11 anni che ha appena iniziato a giocare e magari è un po’ scoordinato, non dovrebbe partire subito a campo grande (yellow) usando palline gialle e racchetta 27′ da adulto. Nonostante i tornei agonistici riservati alla sua età si giochino con quelle caratteristiche.
Molto meglio giocare su un campo più piccolo, con palline più lente e racchetta più piccola affinchè il bambino impari a giocare bene a tutto campo. Che il servizio diventi un colpo per fare punto, che riesca a far muovere l’avversario e magari scendere a rete la maggior parte delle volte.
Mark Tennant di Inspire 2 coach, relatore di fama internazionale, ha recentemente partecipato all’International Coach Symposium di Orlando in Florida e ha trattato l’argomento di quando passare dal campo RED al campo ORANGE.
Mark mi ha concesso di tradurvi alcuni punti chiave della sua presentazione. Leggeteli con attenzione perchè sono molto interessanti.
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Quando ero bambino giocare ai videogames significava spostarsi da un livello a quello successivo, di solito il più velocemente possibile. I primi livelli erano facili e un po’ noiosi mentre i livelli più alti erano dei territori inesplorati, con nuove sfide.
Ora, quando i bambini crescono il tennis fornisce loro nuovi livelli e nuove sfide. Ma c’è una grande differenza con i videogames, non puoi muoverti da un livello all’altro velocemente sperando di apprendere delle abilità che durino nel tempo anche quando le sfide diverranno più difficili. Imparare queste abilità richiede tempo, anni. I bambini e i videogames sono differenti.
Quindi qual è la sfida che sono tenuti a sostenere i bambini che passano dal campo RED a quello ORANGE?
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Il campo diventa più grande quindi bisogna correre di più, ci sono più cambi di direzione e molto più spazio dove l’avversario può tirare la pallina.
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Non è solo il nostro figlio/allievo a crescere, ma anche i suoi compagni/avversari.
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Le palline arancioni sono più piccole di quelle rosse, le racchette più lunghe e quindi la palla viaggia più veloce.
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Se un bambino non sa giocare bene con un coetaneo dello stesso livello nel campo rosso, come possiamo pretendere che possa farlo in un campo più grande?
La fine del campo RED è l’inizio di quello ORANGE. I maestri dovrebbero assicurarsi che i bambini imparino tutte le basi richieste nel campo RED, altrimenti nel campo ORANGE si troveranno con delle lacune fisiche, mentali, tecniche e tattiche. Insegnate ai bambini ad essere resilienti, a sapersi adattare e non ad eseguire dei gesti meccanici.
Il giocatore del campo ORANGE
Nel campo ORANGE dovrebbero giocare dei bambini che sanno giocare in maniera dinamica a tutto campo, controllando direzione, altezza di palla e profondità con tutti i colpi. Queste sono le caratteristiche richieste nel campo ORANGE e che devono essere apprese alla fine del livello RED.
Prepararsi al campo ORANGE
Attenti al Facebook e YouTube.
Nei social media vedo tanti video di bambini che colpiscono delle palline stando fermi, con una pallina che arriva comoda. Questo non è tennis!
Esercizio: palleggia con un coetaneo del tuo livello, iniziando con il servizio. Gioca ogni colpo stando dentro al campo, muoviti e recupera la posizione dopo ogni colpo. Il colpo non finisce quando colpisco la pallina ma quando ritorno in posizione per aspettare quella successiva.
Controllo delle direzioni
Sai giocare in direzione lungo linea e incrociata sia con il dritto che con il rovescio? Questa abilità richiede movimento, capacità di posizionarsi bene e direzionare la palla in maniera corretta.
Esercizio: palleggia con un coetaneo ma lui dovrà rimanere fermo in una metà campo mentre tu dovrai stare al centro. In questa maniera dovrai giocare dritto e rovescio sia in diagonale che in lungo linea.
Controllo dell’altezza di palla
Sei in grado di controllare l’altezza della pallina sia con il dritto che con il rovescio? Sai giocare alto sopra la rete e molto alto a seconda delle situazioni nelle quali ti trovi? Controllare l’altezza di palla richiede capacità di controllare il corpo, la direzione della racchetta e la sua inclinazione al momento dell’impatto.
Esercizio: con un tuo amico provate a palleggiare tirando la palla 1mt sopra la rete e poi a 2 mt sopra la rete. Poi alternate, uno gioca tanto alto ed uno più basso.
Ricorda di colpire la pallina sia col dritto che con il rovescio e di recuperare la posizione dopo ogni colpo. Questa capacità è indispensabile se vuoi imparare ad attaccare e difendere.
Senso del gioco in difesa
Sai capire quando ti trovi in una fase di attacco, neutra o di difesa? La maggior parte delle lezioni insegniamo ai bambini a palleggiare senza sbagliare e poi ad attaccare. Ma insegniamo anche a difendere? Nel campo ORANGE è indispensabile sapersi difendere bene.
Sai controllare l’altezza di palla e giocare 3mt sopra la rete quando ti trovi in difesa? Saper difendere significa avere la capacità di riconoscere quando ci si trova in questa situazione, significa controllare il corpo e la traiettoria della racchetta.
Esercizio: palleggia in diagonale con un tuo coetaneo. Quando la palla rimbalza dentro la metà campo gioca basso mentre quando la palla rimbalza oltre la metà campo gioca alto. Sempre in palleggio e ricordandoti di ritornare in posizione di attesa dopo ogni colpo.
Servizio e istinto da attacco
Giocare su campo ORANGE significa saper servire bene. Se servi male tu sarai in svantaggio ed il tuo avversario in vantaggio. Saper servire bene significa:
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usare l’impugnatura continental
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avere un movimento fluido sapendo accelerare la racchetta
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iniziare pensando a dove direzionare la pallina
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cerca di attaccare quando l’avversario ti rimanda la risposta
Esercizio: Servi per vincere il punto. Se ce la fai con due colpi, servizio e 3° colpo, bene altrimenti il punto lo vince il tuo avversario.
Per finire quindi, il tennis è uno sport dinamico e questa dinamicità va insegnata ai bambini. Non devono crescere diventando dei meri esecutori di movimenti, ma resilienti che sanno comprendere ed adattarsi alle varie situazioni.
Anche tu insegni a bambini piccoli?
Cosa ne pensi?
Scrivilo qui sotto o a info@giocareatennis.it e ne discuteremo assieme!
Grazie Mille, Marco Magro!
Thank to you Mark! Great hints!