Dipende!
La risposta sembrerà banale ma il tennis è uno sport di situazione dove ogni pallina è differente dalle altre. Può arrivare alta o bassa, lenta o veloce, piatta o arrotata e quindi il colpo che eseguiamo non è mai lo stesso. Se la palla arriva bassa dobbiamo alzare la traiettoria, mentre se arriva alta possiamo schiacciarla.
Poi c’è la questione tattica, ossia dove e come vogliamo tirare la pallina. Se vogliamo giocarla carica di top-spin faremo un certo movimento mentre se vogliamo tirare una botta piatta il movimento sarà differente.
Di conseguenza anche il finale del colpo è diverso.
Cos’è il finale del colpo?
Molti giocatori amatoriali tendono a colpire la pallina e a bloccarsi poco dopo l’impatto per evitare di dare troppa forza e tirarla fuori. Potrebbe essere corretto ma nel tennis bisogna saper dosare la forza in ogni situazione e bloccarsi al momento dell’impatto non è una soluzione ottimale. Quando ci blocchiamo il braccio si irrigidisce, quindi perdiamo controllo, velocità e fluidità del movimento.
Dopo aver colpito la pallina è molto meglio stendere la racchetta verso la direzione dove vogliamo tirarla e poi lasciare che il braccio vada verso la parte opposta. Se sono un giocatore destro e colpisco il dritto la racchetta dovrà finire nella parte sinistra del corpo.
A cosa serve il finale del movimento?
Serve per tenere la palla in campo e tirarla come vogliamo noi. Quando colpiamo la pallina di dritto portare la racchetta a sinistra dopo l’impatto fa sì che la traiettoria della palla si abbassi dopo aver superato la rete. Il risultato è che la palla rimbalzerà dentro al campo. Se invece la racchetta si bloccasse all’impatto o finisse verso l’alto ci sarebbe il rischio di tirarla fuori.
Quanti finali ci sono nel dritto?
4. Si proprio così, ci sono 4 tipi di finale nel dritto. Come abbiamo detto prima non c’è un finale che va bene per tutte le palline. Tanti giovani tennisti tendono a colpire il dritto con il finale inverso, tipico di Rafael Nadal. Chi invece ha qualche capello bianco probabilmente sarà fedele alla vecchia scuola del finale sopra la spalla opposta. Ad ogni modo l’importante è sapersi adattare e capire qual è il finale più adatto. Come?
Peter Freeman di Crunch Time Coaching ha pubblicato un video nel suo canale YouTube dove illustra i 4 tipi di finale e spiega quando usarli.
I 4 finali del dritto sono:
- SOPRA la SPALLA (1’14”). E’ il classico finale di chi gioca con l’impugnatura eastern e da fondo campo cerca di dare profondità alla palla. Ma è usato anche quando si fa un passo dentro al campo per riuscire a spingere lunga la pallina.
- di LATO al BRACCIO (2’13”). E’ il finale più comune nell’era moderna, utilizzato da chi usa un’impugnatura semi-western o western. Ma questo finale è d’obbligo quando colpiamo la palla dentro al campo.
Un errore comune di tanti giocatori amatoriali è quello di effettuare il finale sopra la spalla, quindi la palla esce lunga. E’ necessario quindi abbassare la parte finale del colpo per tenerla in campo;
- vicino all’ANCA (3’37”) Questo finale è usato in gran parte dai giocatori che vogliono colpire la palla con forte rotazione in top-spin, spesso dalla posizione open stance. Ma questo finale deve essere utilizzato anche quando vogliamo giocare un dritto incrociato stretto, per mandare la palla esterna. Per far sì che la palla rimbalzi dentro la metà campo è necessario chiudere il finale verso il basso.
- finale INVERSO (5’45”). E’ il classico finale del dritto di Rafael Nadal. Dopo l’impatto il braccio si stende in avanti per poi ruotare verso l’alto. Questo finale genera una forte rotazione in top-spin ma personalmente ne sconsiglio l’utilizzo regolare da parte dei giocatori perché richiede un elevato timing sulla palla, una certa forza muscolare e un’ottima mobilità della spalla. Meglio lasciarlo ai pochi professionisti come Rafa Nadal o Richard Gasquet.
Però può essere imparato per gestire le palline che vengono colpite in ritardo e non c’è tempo per spingere in avanti. Roger Federer e molti altri lo utilizzano in queste situazioni. Ma ribadisco che è una situazione specifica, saltuaria, non ordinaria.
Come hai potuto vedere ci sono diversi finali in base all’impugnatura usata, al tipo di palla in arrivo e alla situazione nella quale ci troviamo.
Saperli usare tutti e 4 ti aiuterà ad avere delle armi in più per colpire la palla in maniera efficace. Prova a parlarne con il tuo maestro e cerca di allenarli nelle varie situazioni!
Se hai qualche minuto di consiglio di guardarti questi video dove potrai notare le varie differenze nei finali di alcuni dritti.
Andando indietro nel tempo c’è Rod Laver contro Ken Rosewall, nell’era moderna invece abbiamo Novak Djokovic e per finire Rafael Nadal
E tu come fai il finale del dritto?
Scrivilo qui sotto oppure inviami un’email a info@giocareatennis.it e ne discuteremo assieme!