Quali sono i colpi più importanti nel tennis?
Tutti. Il servizio e la risposta al servizio sono però quelli che negli ultimi anni sono stati oggetto di maggior sviluppo e interesse.
Campi veloci, racchette leggere, giocatori alti e le scoperte della biomeccanica hanno fatto del servizio un’arma letale che arriva a scagliare palline oltre i 200 km/h. Trovarsi di fronte a certi “bombardieri” ha necessariamente aumentato la ricerca di un modo migliore e più efficace per rispondere ed evitare di perdere i games a “zero”.
La risposta al servizio deve essere allenata per due ragioni principali:
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saper tener testa e mandare al di là della rete le fucilate di servizio dell’avversario
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aggredire i servizi più lenti e prendere così il controllo dello scambio
Roba da professionisti?Assolutamente no!
Anche gli atleti dei club affrontano giocatori che utilizzano un servizio più o meno potente e angolato, quindi se vogliamo migliorare il nostro gioco dobbiamo allenare anche la risposta.
Dove mettersi? Sulla linea di fondo campo, vicino alla linea del singolo.
Che posizione assumere? Posizione d’attesa con la racchetta davanti al corpo, gomiti in avanti, peso sugli avampiedi e piedi larghi oltre le spalle.
E poi? Effettuare lo split step e andare a colpire.
Cos’è lo split step? E’ il saltello che si deve fare quando l’avversario sta per colpire la palla e una volta atterrati ci permette di essere in equilibrio pronti a scattare verso la direzione della pallina senza perdite di tempo.
In questo video si può vedere Andy Murray mentre allena la risposta al servizio. Dalla posizione d’attesa lui fa un passo in avanti ed uno split step molto ampio per poi andare a colpire la palla con un movimento breve senza grande apertura.
La risposta al servizio è caratterizzata anche dallo spostamento verso la palla, dal movimento della racchetta, dalla posizione da assumere dopo l’impatto e varia in base a fattori come le abitudini di servizio dell’avversario, le rotazioni e dove vogliamo giocare la palla.
E’ molto importante però iniziare dallo split step. Troppo spesso infatti giochiamo male la risposta perchè ce ne stiamo fermi ad aspettare con le gambe dure e impotenti di fronte al servizio dell’avversario sperando in un suo errore o perchè impigriti dal concetto che la risposta si gioca “da fermi”.
La prossima volta che sarete alla risposta provate a fare un saltino quando l’avversario sta per impattare la palla e vedrete la differenza!