L’avversario è forte? Fallo scendere al tuo livello

Immagina una giornata grigia, dove non ti senti in piena forma e non sai il motivo.

La notte hai dormito poco, la giornata lavorativa è stata stressante, forse hai ricevuto dei messaggi indesiderati. Vorresti tornare a casa e stenderti in divano ma hai una partita di tennis. Di un torneo. Quindi non ci si può ritirare, almeno bisogna provare a giocare.

Arrivi al circolo di tennis, scendi dalla macchina, vai in spogliatoio per cambiarti, entri in campo ed inizi a palleggiare con un avversario che non hai mai incontrato. Il tizio dall’altra parte gioca bene, sa colpire la pallina di piatto ma anche in top-spin e ha una discreto servizio. Anche tu non sei da meno, in una giornata normale probabilmente avresti vinto facile, però oggi non sei al massimo. Ti muovi pesantemente, la pallina non la “senti”, i colpi che generalmente finiscono dentro al campo oggi escono di 5 cm. Insomma, una giornata nera. Inizia la partita e ti ritrovi subito 3-0 per l’altro. L’unica cosa che fai è cercare di muoverti di più, sentire la pallina, tirare forte come durante gli altri match ma l’avversario è sempre lì. Prende tutto e rimanda tutte le palline oltre al campo e tu, dopo qualche scambio, sbagli.

Anche a te sarà capitato di giocare in queste condizioni e anche tu avrai cercato di giocare meglio.

E se per vincere si dovesse fare il contrario, ossia far giocare male l’avversario?

Mi spiego meglio. Muoversi bene e giocare bene è importante per poter migliorare e cercare di vincere le partite. Ma quando senti che stai rendendo al 60% del tuo massimale, invece di focalizzarti su te stesso dovresti osservare l’avversario. Capire quali sono i suoi punti deboli, non ostinarti a palleggiare forte da fondo campo che poi lui si appoggia sulle tue palle e ti fa punto, ma farlo giocare fuori dalla sua comfort zone. Fargli giocare delle palline che non è abituato a gestire, affinché possa abbassare il suo rendimento e magari raggiungere il 60% così ve la giocate alla pari.

Insomma, forse dovresti farlo giocare male.

Di come rompere il ritmo all’avversario e “sabotare” il suo gioco ne ha parlato Jorge Capestany nel suo intervento al Tennis Congress degli Stati Uniti che si è tenuto lo scorso ottobre a Tucson in Arizona. Ecco un estratto della sua relazione:

Per “rompere il ritmo” al tuo avversario puoi usare 3 modi:

  • giocare in slice di dritto o rovescio. Gestire delle palle basse e tagliate è difficile o comunque non dai la possibilità all’avversario di giocare sempre dei vincenti o delle palle cariche di top spin. Clicca qui se vuoi approfondire il tema del rovescio in slice.

 

  • giocare delle palline corte. Giocare ogni tanto una palla corta obbligherà il tuo avversario a correre in avanti e tu avrai la possibilità di giocare un passante o un pallonetto. Certo, per giocare una palla corta efficace tu devi trovarti dentro al campo e l’avversario oltre la linea di fondo, devi giocarla verso il suo lato debole e deve essere corta. Anche se non riuscirai a vincere il punto, per lo meno lo obbligherai a giocare in maniera differente. Clicca qui se vuoi approfondire il concetto della palla corta.

 

  • giocare alto e morto. Il gioco del “palettaro” è odiato da tutti perché la pallina arriva alta, profonda e senza peso. Quindi è difficile da attaccare, spesso bisogna rispondere rigiocando alto e profondo. Questa tattica è molto utilizzata per innervosire e rompere il ritmo di gioco all’avversario. Ovviamente deve essere usata con parsimonia, in certi momenti dello scambio, in abbinata alla palla corta o alla palla in slice.

Pensi che i giocatori professionisti tirino tutti i colpi a 100 km/h? In qualsiasi momento dello scambio?

Roger Federer è molto abile ad usare palline corte e slice, sia di dritto che di rovescio, per “rompere il ritmo” di gioco e sorprendere l’avversario:

Chi si ricorda il match tra la nostra Roberta Vinci e Serena Williams agli U.S. Open del 2015? Roberta, non potendo competere da fondo campo con la potenza della statunitense, ha vinto il match grazie anche ai colpi in slice e alle palle corte.

Quindi per riuscire a “rompere il ritmo” all’avversario bisogna farlo giocare in maniera diversa dal suo ritmo ideale. Certo, giocare colpi in slice, palle corte o pallonetti non ti assicurerà la vittoria ma per lo meno renderai il match difficile a chi si trova dall’altra parte del campo.

One Response

  1. Marco Magro 26 Febbraio 2018

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