I tennisti con qualche capello bianco sicuramente ricorderanno i doppi giocati “all’australiana”.
Se non sai di cosa sto parlando non preoccuparti, non è un gioco diverso. Semplicemente è una formazione di doppio nella quale il battitore ed il proprio compagno si trovano sulla stessa linea, per creare confusione negli avversari e cercare uno schema di gioco vincente. Si chiama all’australiana perché i tennisti aussie sono stati i primi ad introdurla nel circuito professionistico e da lì molti colleghi l’hanno inserita nel proprio repertorio.
Ma facciamo un po’ di chiarezza.
Quali sono le formazioni di doppio?
Nel doppio io ed il mio compagno possiamo metterci in 4 posizioni differenti:
- uno a fondo e l’altro rete, che è la formazione classica;
- tutti e due a fondo campo, usata in difesa quando il mio servizio è debole oppure quando gli avversari scendono a rete;
- tutti e due a rete, classica posizione da attacco;
- uno a fondo e l’altro a rete ma al centro del campo, ossia la formazione australiana chiamata anche formazione ad “i”.
Perché si usa la formazione ad “i” in doppio?
La formazione ad “i” viene usata solamente quando si è al servizio e richiede una grande complicità tra i due giocatori. Entrambi devono sapere cosa farà il partner quindi la comunicazione deve essere efficace perché il rischio di perdere il punto è dietro l’angolo.
Nella formazione ad “i” il compagno del battitore si posiziona a metà campo accovacciato e con la mano dietro la schiena indica dove si sposterà. In realtà i due giocatori si possono parlare tra un punto e l’altro però capita spesso che il giocatore a rete, in base a come si posizionano gli avversari o a come si sente, decida all’ultimo dove vuole spostarsi. Sapendo dove si muoverà il proprio compagno il battitore eseguirà il servizio e si sposterà dall’altra parte, per coprire la zona di campo lasciata libera.
Di questo argomento ne aveva parlato anche Emilio Sanchez, ex n.1 di doppio spagnolo in questo articolo su Tennis Italiano.
Ma oggi voglio condividere con te l’ultimo contributo video di Damon Gilette di Tennis Evolution dove analizza un doppio amatoriale, simile a quelli che giochi tu:
Quando usare la formazione ad “i”?
Una volta si diceva “squadra che vince non si cambia”. Quindi se tu ed il tuo partner state vincendo usate pure la stessa formazione.
Se invece state perdendo allora è meglio provare a cambiare. La formazione ad “i” sicuramente creerà confusione nella coppia in risposta, perché non saprà dove andrà l’uomo a rete. Il rischio di sbagliare la risposta o fornire una palla comoda sarà quindi elevato.
La cosa importante è che bisogna essere decisi negli spostamenti, sia da parte dell’uomo a rete che di quello in battuta. Ripensamenti, mezzi spostamenti per paura che il compagno non abbia capito, indecisione nella chiusura della volèe vi faranno perdere il punto al 90%.
Ecco di seguito qualche altro doppio giocato con la formazione ad “i”:
E tu, usi questa formazione?
Scrivilo qui sotto oppure a info@giocareatennis.it e ne discuteremo assieme!